nn. 9/14 – Visita guidata alle città di Loreto e Recanati

Visita guidata alle città di

Loreto e Recanati

Distanti appena 7 chilometri l’una dall’altra (appena 10/15 minuti al massimo di pullman), le città di Loreto e Recanati, costituiscono nel loro insieme un percorso spesso obbligato per chi giunge nell’una o nell’altra località. Profondissimi sono d’altra parte i legami storici che le uniscono essendo stata Recanati città madre di Loreto. Costituitasi come libero Comune intorno al 1160 fu proprio in territorio recanatese che nel 1294, secondo la tradizione, venne a “posarsi” la casa della Madonna traslata da Nazareth dagli angeli. Fu intorno all’umile casetta che a partire dal 1468, per opera del vescovo recanatese Niccolò delle Aste, sorse il Santuario della Santa Casa di Loreto nelle superbe forme architettoniche  in cui tuttora lo possiamo ammirare.. Dopo che nel 1586 Sisto V dispose la separazione della città figlia dalla città madre, ponendo Loreto direttamente sotto l’ala della Santa Sede, la città di Recanati proseguì da sola il suo cammino storico, illuminato più tardi dalla nascita del grande poeta Giacomo Leopardi e dalla voce brillante di Beniamino Gigli, considerato tra i più grandi tenori del XX secolo. L’itinerario propone la visita completa dei due centri, e dei loro patrimoni storici, artistici e monumentali, così intimamente collegati dalla comune vicenda storica.

Mattino – mezza Giornata “A”
(durata: h 3,00)

Rendez-vous con la guida
Incontro con la guida nella piazza del Santuario, in prossimità della Fontana Maggiore, di fronte alla facciata della basilica (sotto gli adiacenti porticati in caso di pioggia)

Illustrazione della Santa Casa:
La reliquia sotto il profilo storico, artistico e religioso:
* Illustrazione della storia della Traslazione della Santa Casa sotto il profilo storico e tradizionale.
* Illustrazione della Santa Casa sotto il profilo architettonico: la struttura a Nazareth e la struttura a Loreto. Le tre pareti nazaretane
* La datazione dei mattoni in pietra e la loro lavorazione nabatea.
* I 62 graffiti giudaico-cristiani e le iscrizioni giudaiche del III-V secolo.
* L’altare degli Apostoli
° Gli affreschi di scuola giottesco-riminese. L’ immagine di San Luigi IX
* Le reliquie: la palla di falconetto di Giulio II e la Pietra Ferrata

La Madonna Nera:
* La lettura tipologica di San Bernardo da Chiaravalle e illustrazione della nascita del culto delle Madonne Nere
* Storia dell’icona lauretana: l’effige, le statue, l’abito e le corone

Illustrazione del percorso architettonico dal vivo:
Il percorso procederà quindi con l’illustrazione dal vivo, attraverso un breve e suggestivo tragitto intorno alle absidi della basilica, dello sviluppo architettonico delle due storiche chiese sorte sul monte Prodo intorno alla Santa Casa:
A
) Illustrazione dei resti architettonici della basilica trecentesca
B
) Illustrazione della basilica quattrocentesca: la pianta a croce latina lobata, absidi, camminamenti di ronda, tamburo, cupola, lanterna, statua della Madonna, sistemi fortificati per le difese piombante e radente,  mura, bastioni, piazza monumentale, facciata, Palazzo Apostolico, campanile e fontana maggiore.                                             
Visita agli antichi Appartamenti Pontifici della basilica, sede del Pontificio Museo della Santa Casa
* Illustrazione degli affreschi della cupola sul bozzetto originale di Cesare Maccari, I lacerti superstiti dell’antica cupola affrescata dal Pomarancio.
* Storia del rivestimento marmoreo della Santa Casa operata sul bozzetto di Mugnoz esposto al museo,
* Illustrazione dell’iconografia della Traslazione della Santa Casa e della Madonna di Loreto illustrate sulle opere pittoriche dal XV al XIX secolo esposte al museo.
I nove capolavori di Lorenzo Lotto provenienti dall’antica cappella del coro: l’adorazione dei Magi, l’Adorazione del Bambino, La Presentazione al Tempio, Cristo e l’Adultera, il Battesimo del Cristo, le Nozze di Melchisedech, la Caduta di Lucifero, la Lotta  tra Fortuna e Forza.
Capolavori pittorici di Annibale Carracci, Parmigianino, Pomarancio, Simon Vouet, Antonio da Faenza, Girolamo Muziano, Guercino, (le opere di questi ed altri artisti saranno esposte a rotazione nel corso dell’anno)
* La collezione dei nove arazzi tessuti a Bruxelles nel 1624 presso la bottega di Enrico Mattens sui cartoni di Raffaello Sanzio da Urbino
* Il tesoro della Santa Casa di Loreto; oggetti preziosi donati da pontefici, sovrani, principi, e popolari in sette secoli di storia (al museo sono esposti gli oggetti superstiti ai furti operati da Bonaparte nel 1797 e da comuni malviventi nel 1974)
La Collezione dei vasi da spezieria dei duchi di Urbino: tra le più belle collezioni al mondo di ceramiche rinascimentali, la serie, composta di oltre 350 pezzi, è esposta soltanto in minima parte,
La stanza da letto dei pontefici nel Palazzo Apostolico. 

Ingresso all’interno della basilica della Santa Casa di Loreto                             
Atrio della Sala del Tesoro:
Illustrazione della volta a stucco di Francesco Selva (1624) con le prefigurazioni mariane veterotestamentarie, delle sculture lignee barocche e dei capolavori pittorici in esse contenute opera di Guido Reni, Paolo Veronese, Alessandro Tiarini, Jacopo da Bassano, Andrea del Sarto, Pier Simone Fanelli

La volta della Sala del Tesoro:
Autentica “Cappella Sistina” della basilica di Loreto la volta dell’antica sala del tesoro fu affrescata nel 1605 da Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio. L’affresco è  senza dubbio uno dei capolavori pittorici del santuario, Nei dodici grandi quadri della volta sono state illustrate le storie della vita di Maria secondo i Vangeli Apocrifi e Canonici mentre nelle più piccole cartelle a corredo sono state dipinte  complesse simbologie mariane        

 Il rivestimento marmoreo della Santa Casa:
L ‘illustrazione del rivestimento marmoreo della Santa Casa, vera Domus Aurea del Rinascimento Italiano, rappresenta di certo il punto più alto ed importante della visita guidata lauretana. Concepita dal Bramante e scolpita dal Sansovino, Tribolo, Bandinelli, D’Aimo, Montelupo, dai fratelli della Porta e Lombardo l ‘opera è sicuramente il più vasto capolavoro scultoreo che il Rinascimento italiano abbia prodotto nella sua storia, I dieci quadri narranti la storia della vita di Maria e della Traslazione della Santa Casa ammaliano per la bellezza e la perfezione stilistica legata al rinascimento maturo, In particolare “l’Annunciazione”, capolavoro di Andrea Sansovino, rivela la felice intuizione dell’artista nel regalare allo spettatore – attraverso il gioco plastico dell’ombra – il vero istante in cui il “Verbo di fece Carne”. 

Le Sagrestie di Melozzo da Forlì e Luca Signorelli
La visita procederà quindi con l’illustrazione delle Sagrestie, La prima, quella di San Marco, affrescata da Melozzo da Forlì nel 1477,  per quanto incompiuta lascia abbagliati per gli effetti prospettici degli angeli, che sembrano essere sospesi in volo,  e per l’eleganza della scena raffigurante l’ingresso di Cristo a Gerusalemme, Evidentissimi i richiami a Piero della Francesca, Pinturicchio e Mantegna, La seconda, quella di San Giovanni, affrescata da Luca Signorelli da Cortona nel 1481 nella quale, oltre agli angeli musicanti, nei quali si sospetta la presenza del Botticelli stesso, bellissimi sono i dittici con gli Atti degli Apostoli e la Caduta di San Paolo sulla Via di Damasco, Nella Sagrestia spiccano gli armadi con le splendide tarsie realizzate dai da Maiano sul riferimento immediato di quelle dello studiolo del duca Federico da Montefeltro a Palazzo Ducale di Urbino, rispetto alle quali differiscono unicamente per il soggetto liturgico qui ovviamente raffigurato.  

La Cappella dei Duchi di Urbino
Unica cappella superstite ai restauri operati in basilica nel 1888, è quella dedicata ai Duchi di Urbino, autentico gioiello rinascimentale. L’intera volta è lavorata mirabilmente dagli stucchi dei fratelli Brandani sebbene a colpire siano gli affreschi di Federico Zuccari, compiuti nel 1584, con le storie della Visitazione e dello Sposalizio di Maria e quelle nella volta,  Il capolavoro per questa cappella lo realizzò tuttavia Federico Barocci con la sua celebre Annunciazione che, rubata dal Bonaparte, fa oggi bella mostra di sé ai Musei Vaticani. Nella cappella è oggi visibile uno dei più bei mosaici usciti dalla scuola vaticana di Roma nella seconda metà del XVIII secolo

Le cappelle delle Nazioni:
Compiute dopo i restauri operati in Basilica da Giuseppe Sacconi nel 1888, il ciclo di affreschi legati alle varie correnti dell’Ecclettismo sacro di fine ‘800 fanno mostra di loro nelle belle cappelle affrescate con i fondi liberamente raccolti dai credenti delle grandi nazioni cristiane d’Europa ( e non solo)  e ad esse perciò intitolate. In particolare verranno illustrate:         

* Cappella di Francia, con importanti affreschi simbolisti del Lameire
* Cappella Tedesca con affreschi dei Nazareni opera di Ludovico Seitz
* Cappella di Spagna con sculture di Eduardo Barron Gonzalez
* Cappella Svizzera con interessante mosaico di Angelica Kauffmann
* Cappella Polacca con affreschi storicisti del Gatti
* Cappella “dei siciliani” con il crocifisso del 1637 di Frà Umile da Petralia
* Cappella Slava ( Russa, e popoli con alfabeto Cirillico) del Biagetti
* Cappella del continente americano di Beppe Steffanina
Cappella dei Duchi d’Urbino (o dei marchigiani) vedi sopra per completare il ciclo delle nazioni nella navata della basilica sono presenti la cappella dei Messicani -con la Vergine di Guadalupe- e quella dei cattolici dell’India, con le storie di Francesco Saverio, L’Italia, è idealmente raffigurata dagli affreschi della cupola con la storia del Comune di Siena che si pone sotto la protezione dell’Immacolata a nome di tutti i comuni italiani che alla protezione della Vergine, nella storia, si sono affidati,  

Percorso musivo lauretano
La Basilica di Loreto conserva uno dei più interessanti percorsi musivi d’Italia. Infatti tutte le cappelle laterali della navata, restaurate dal Vici, allievo del Vanvitelli nella seconda metà del XVII secolo,  furono progressivamente adornate con pale d’altare realizzate a mosaico. Furono infatti messi in opera ben sedici capolavori usciti dalla scuola musiva vaticana tra il 1770 ed il 1830 replicando opere di celebri artisti che furono prestate dalle diverse chiese italiane in cui si trovavano per consentire la replica per il santuario della Santa Casa. Tra di esse spiccano l’Ultima Cena di Simon Vouet, l’Estasi di San Francesco del Domenichino, l’Arcangelo Gabriele del Reni, i raffinatissimi Sposalizio della Vergine e l’Immacolata del Maratta, l’Annunciazione del Barocci. I più belli, raramente visibili, sono custoditi in Sagrestia e raffigurano la Nascita di Maria del Carracci e la Visitazione del Barocci. 

Percorso toreutico: i capolavori bronzei della basilica
Il percorso laureano terminerà con la visita al patrimonio bronzeo che si realizzò a Loreto per opera dei fratelli Lombardo che, chiamati nel santuario nel 1540 per fondere le porte della Santa Casa, si installarono a Recanati dove inaugurarono una delle più alte scuole di toreutica del Tardo Rinascimento italiano la quale si perpetuò attraverso i suoi grandi allievi Tiburzio Vergelli, Antonio Calcagni ed i Fratelli Jacometti. In particolare oggetto di visita saranno le quattro porte bronzee della Santa Casa ( di cui una sola sarà però illustrabile), il fonte battesimale, tra i più complessi del genere nel centro Italia, il monumento a Papa Sisto V nel sagrato della basilica per terminare con le tre splendide porte della basilica, raffiguranti una complessa esaltazione della Trinità attraverso le storie del Vecchio Testamento

Fine del servizio di visita guidata

Pomeriggio – mezza Giornata “B”
(durata: h 3,30)

Rendez-vous con la guida in Piazzale Gregorio XII: nel piazzale panoramico dedicato a papa Gregorio XII, antistante il Duomo, verrà fornita una breve introduzione alla storia dalle origini della città di Recanati.                                                                                                                                 
Cattedrale di San Flaviano:
visita alla cattedrale di Recanati ed ai suoi tesori. Verranno illustrati:
Fonte Battesimale con splendide sculture di Pier Paolo Jacometti
* Soffitto ligneo del 1620 opera magnifica di scultura e pittura
° Affreschi absidali del Carosio ( XVII sec) con le storie dei santi patroni
* La tomba di papa Gregorio XII e dei vescovi Delle Aste e Bevagna
* Il reliquiario con i sandali di san Francesco tessuti da santa Chiara
La cappella della SS Trinità di Carlo Orazio Leopardi
* Le opere dello Scaramuccia, Pier Simone Fanelli, Carosio

Museo Diocesano
All’interno del museo sono raccolte tra le più interessanti opere d’arte, provenienti dalla diocesi recanatese e dalle chiese ormai soppresse del centro storico. Il museo raccoglie tra le opere più antiche della città, particolarmente legate al momento gotico In particolare verranno illustrati:
* Pala di Guglielmo Veneziano (1382)
* Polittico di Ludovico Urbani (1477) certo l’opera più bella del museo
* Sezioni laterali di polittico di Ludovico Urbani (1475-80)
* Andrea Mantegna? Lorenzo Lotto? Sacra Famiglia
* Cristoforo Gherardi detto il Doceno :pala del 1547
* Raccolta di antiche immagini lignee policrome della Vergine lauretana
* Guercino: Santa Lucia (una delle più belle opere marchigiane del Barbieri)* Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato: due splendide Madonne
* Sala delle vesti liturgiche dal XIV al XVIII secolo: di eccezionale bellezza
* Opere lignee policrome dal XIII al XVIII secolo
* Le preziosissime opere in vetro dorato del XIV secolo da Assisi
* Il tesoro della cattedrale

Pinacoteca civica di Villa Colloredo Mels
Se nel Museo Diocesano si possono osservare le più antiche e splendide opere relative al momento tre-quattrocentesco della città, nella pinacoteca civica di Villa Colloredo si potranno osservare quelle di età rinascimentale tra le quali spiccano i quattro sommi capolavori che Lorenzo Lotto realizzò per la città di Recanati. Tra le opere in mostra verranno illustrate:
Pietro di Domenico da Montepulciano : polittico con Madonna dell’umiltà
* Bolla aurea di Federico II di Svevia ( 1229) atto di nascita di Portorecanati
* Lorenzo Lotto: Pala di Recanati sontuoso polittico del 1506
* Lorenzo Lotto: Trasfigurazione  ( 1512?)
* Lorenzo Lotto : San Giacomo pellegrino ( 1512?)
* Lorenzo Lotto : Annunciazione ( 1527)                                                  

Castello dei Vulpiani già Monte Volpino:
usciti da Villa Colloredo con una breve passeggiata si raggiungerà l’area dove anticamente sorgeva il Castello dei Vulpiani (Monte Volpino) di cui si potranno ammirare le antichissime tracce (arco d’ingresso, finestre) inglobate nel borgo medievale e godere del magnifico panorama che spazia fino al mare Adriatico, Di qui, attraverso una scala a chiocciola si raggiungeranno le mura sforzesche

Mura e Porta San Filippo:
Francesco Sforza occupò le Marche, attraverso una memorabile epopea militare, tra il 1433 ed il 1447.
In tale circostanza riadattò alle artiglierie i sistemi difensivi di tutte le città da lui sottratte al pontefice Eugenio IV  tra le quali quelle di Recanati, L’unico tratto di mura sopravvissute , con la grande scarpata e gli imponenti torrioni cilindrici, rendono la misura del sistema difensivo sforzesco. Poco più avanti si potrà rientrare nel circuito urbano attraverso la bella Porta San Filippo, l’unica porta recanatese ad avere conservato praticamente integro tutto il suo affascinante apparato difensivo piombante trecentesco. Dotata di torre con avancorpo coronato da eleganti merli ghibellini con saettiere e cammino di ronda, resta ancora ben visibile l’ancoraggio del ponte levatoio. La porta conserva scorci di grande suggestione tra i quali la splendida volta quattrocentesca che si apre appena dopo l’avancorpo che, dopo una ripida salita, immette direttamente nel corso principale della città.                                                                                                  

Chiesa di San Filippo:
raramente aperta, eppure è  una delle poche chiese recanatesi a conservare integro e funzionale  il suo arredo interno con bellissime sculture lignee ed opere pittoriche di Pier Simone Fanelli e di Paolo Marini.

Chiesa di Sant’Anna:
la chiesa riproduce fedelmente l’interno ed il fronte a stucco ( 1743)  della Santa Casa di Loreto ( persino con alcuni mattoni provenienti da quella originale). Una bella statua del Latini riproduce sant’Anna con Maria bambina, La chiesa è tanto più interessante in quanto riproducente l’interno della Santa Casa prima dell’incendio del 1921, offrendo cosi al visitatore che al mattino avesse visto la Santa Casa a Loreto la rara occasione di percepire un ambiente andato in seguito  irrimediabilmente perduto, 

Piazza del Comune,
La piazza fu completamente rifatta nel 1873, in vista della celebrazione del primo centenario della nascita di Giacomo Leopardi, distruggendo l’antico glorioso palazzo comunale. Il nuovo edificio imponente nelle sue forme neoclassiche domina interamente la piazza., Del vecchio complesso medievale  resta perciò la sola Torre Civica del XIII secolo e la chiesa di San Domenico con il bellissimo portale di Giuliano da Maiano scolpito nel 1481.. All’interno della chiesa l’unico affresco di Lorenzo Lotto nella Marche, raffigurante san Vincenzo Ferrer ed una statua raffigurante San Sebastiano attribuita al Torregiani. La Torre civica è un luogo leoaprdiano essendo stata ricordata dal poeta come la “Torre del Borgo” il suono della cui campana recava conforto al poeta adolescente nei suoi “assidui terrori”. 

Teatro Persiani:
fatto edificare da Monaldo Leoaprdi nel 1823 il complesso, per quanto ristrutturato alla fine dell’800, fa parte degli oltre settanta teatri storici delle Marche e conserva integro il suo affascinante apparato interno. Nel ridotto è allogato il Museo dedicato al grande tenore recanatese Beniamino Gigli. Attraverso le onorificenze , le fotografie e gli abiti di scena esposti che l’artista calcò nelle scene della sua quarantennale carriera si potrà seguire la parabola biografica del grande cantante recanatese,  

La visita guidata procede quindi lungo l’asse principale della città toccando:

Chiesa di San Michele:
edificata da Carlo Orazio Leopardi,
prozio di Giacomo ed eccellente architetto vissuto nella metà del XVIII secolo, la chiesa si distingue per i suoi capitelli che rappresentano il “memento mori”,

Palazzo Venieri:
Il palazzo  insieme a Palazzo Massucci dalla Stella, costituisce il massimo esempio di architettura rinascimentale a Recanati. Progettato da Giuliano da Maiano negli anni ’70 del ‘400 per il potente cardinale veneto, anche se purtroppo incompiuto tradisce-nella magnifica corte aperta su tre lati verso un paesaggio mozzafiato-  l’intenzione di emulare con una qualche variazione la corte urbinate del Laurana, Nella corte del palazzo verrà fornita l’illustrazione della parabola terrena del conte Monaldo Leopardi. 

Palazzo Roberti:
costruito da Ferdinando Galli detto il Bibbiena alla fine del ‘600 è certamente il più sontuoso Palazzo barocco di Recanati. Fu sede dell’Accademia dei Diseguali vecchia gloria recanatese riesumata dal Conte Monaldo che spesso faceva salotto nel palazzo con la marchesa Volumnia Roberti, 

Chiesa e Chiostro di sant’Agostino.
L’interno della chiesa, trasformato dal Bibbiena in una comune chiesa barocca, doveva essere -in età gotica-decorato da sontuose pitture di Giacomo di Nicola da Recanati e di Olivuccio da Ciccarello (alcuni lacerti, staccati, sono oggi presso la pinacoteca civica). Negli altari, tra cui quello maggiore,  belle opere di Filippo Bellini, campione del cosi detto “rinascimento metaurense” . Splendido il portale del 1484 attribuito al Maiano ma scolpito da Giacomo di Fiandra.  Il complesso fu reso celebre da Giacomo per via della sua torre campanaria, visibile dal bel chiostro quattrocentesco, e passata alla storia come la “Torre del Passero Solitario”. Nel chiostro verrà fornita una breve storia della vita di Giacomo Leopardi.

Concattedrale di San Vito:
la bellissima chiesa, ristrutturata dal Vanvitelli, ne dimostra lo stile con le magnifiche colonne tortili e bicrome in cotto poste sull’elegante  facciata, Raramente aperta la chiesa, oggi sconsacrata, mantiene interamente integro-per quanto bisognoso di restauro-il suo patrimonio ligneo e pittorico interno, All’interno della concattedrale  si consumò il primo incontro tra Monaldo Leopardi e Adelaide Antici. Addossato alla chiesa l’antico oratorio dei nobili, dove il piccolo Giacomo fece tra le sue prime orazioni sacre. con una bella tela del Pomarancio raffigurante la Presentazione al Tempio.

Palazzo Massucci dalla Stella e Palazzo Antici:
poco più avanti verranno illustrati i bei palazzi Massucci dalla Stella, di cui si potrà godere dell’elegantissima corte interna, e quindi di palazzo Antici e le belle scuderie neoclassiche. Il Palazzo, sede avita degli Antici, vide nel 1778 la nascita della marchesa Adelaide futura madre di Giacomo. Il palazzo sarà occasione per narrare la vicenda biografica di Adelaide Antici e delle donne amate da Giacomo.

Casa di Nerina e Colle dell’Infinito:
La visita procederà quindi al Colle dell’Infinito, che ispirò al poeta  i celebri idilli alla Luna e l’Infinito. Nel colle verranno accennate le Operette Morali ed i  canti Pisano-Recanatesi.

Resti lapidei della Tomba di Giacomo :
Al termine del percorso nel Colle dell’Infinito si potranno ammirare i resti lapidei della tomba di Giacomo un tempo a Fuorigrotta vicino Napoli. Di fronte a questi si narrerà l’epilogo della vicenda leopardiana e gli ultimi scritti della Ginestra e del Tramonto della Luna,

Piazza del Sabato del Villaggio, casa di Silvia e la Casa Natale del poeta:
nella piazza che si apre davanti alla casa natale del poeta, di fronte alla chiesa di Santa Maria di Montemorello, contenente una bella opera di Durante Nobili, allievo del Lotto ed il fonte dove i poeta fu battezzato, si concluderà il percorso guidato  recanatese, lasciando ai clienti la libertà di visitare la biblioteca ( la visita alla biblioteca monaldiana  di Palazzo Leopardi, gestito dai discendenti del poeta, verrà svolta in compagnia di una guida interna alla struttura. L’ingresso è permesso a gruppi fino ad un massimo di 30 persone alla volta e per una durata non superiore ai 30 minuti). 

 

COSTO DEL SERVIZIO DI VISITA GUIDATA
Mezza Giornata/HD (A o B):
€ 100,00 fino a 20 persone + € 2,00 per ogni persona aggiunta alla ventesima
Intera Giornata/FD (A + B): € 200,00 fino a 20 persone + € 4,00 per ogni persona aggiunta alla ventesima

COSTI ACCESSORI
L
oreto – Museo-Antico Tesoro della Santa Casa: offerta libera
Loreto – Noleggio radio-auricolare per la Basilica; € 1,50 a persona 
Recanati: Biglietto cumulativo pinacoteca / Museo Gigli / Torre: Individuali € 10,,00 a persona Gruppi € 7,00 a persona
RecanatiBiblioteca Monaldiana di Casa Leopardi ( ingresso a gruppi di 30 persone alla volta – durata 30 minuti) : Individuali € 7,00 Gruppi € 5,00  

*NOTE:
Nel Museo antico Tesoro di Loreto è previsto il deposito di ogni borsa, di qualunque dimensione, negli armadi all’ingresso: onde evitare perdite di tempo si consiglia il gruppo di lasciare borse e zaini in hotel o in pullman.

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