I Nostri percorsi ed il loro concept

I NOSTRI PERCORSI ED IL LORO CONCEPT

Dedicati a quei gruppi ed a quelle persone attratte dalla conoscenza e dal desiderio di fare del viaggio uno strumento di crescita e di confronto, la Cum Duco ha creato dei percorsi di carattere storico, artistico e culturale nelle Marche capaci di condurre i visitatori a contatto con i patrimoni più straordinari della nostra regione accompagnandoli con un’adeguata illustrazione rispondente al loro contesto storico ed artistico. La Cum Duco, nel creare i suoi percorsi da offrire a questo genere di pubblico, ha infatti sempre avuto ben presente che le Marche, grazie al loro percorso storico cosi variegato e per opera della Chiesa – nel cui Stato ricadevano – che sempre ne impedì l’unità politica sotto un’unica città egemone, conservano un territorio “policentrico”. Ricchissimo di paesi e città ciascuna dotata dei suoi castelli per difendersi dalle altre, dei suoi teatri, dei suoi palazzi, delle sue chiese e delle sue industrie – esse fiorirono e prosperarono ciascuna in momenti differenti rispetto alle altre. Nel tentativo di fornire una lettura “coerente” del territorio –che è poi l’unica se si vogliono conoscere davvero “in profondità” le Marche, la Cum Duco ha cercato di creare per i suoi clienti degli itinerari che colleghino questi patrimoni in modo omogeneo toccando di ciascuno gli aspetti più rilevanti.

A questo proposito i percorsi sono stati organizzati collegando le risorse per periodo storico in modo da renderle appetibili, ciascuna, in primo luogo al target di clientela di riferimento, in secondo luogo a tutti quelli che, anche senza avere una conoscenza specifica, vogliano approcciare questi capolavori.

Le Marche antiche: percorsi di carattere archeologico dedicati agli appassionati dell’archeologia ed alle scuole rivelano una ricchezza inimmaginabile legata in primo luogo alla civiltà italica dei Piceni. che qui prosperò tra il IX ed il III secolo a.C. lasciandoci delle vestigia straordinarie, ed in secondo luogo ai galli, etruschi e greci Dori che lo stesso.- insieme alla successiva civiltà romana – ci hanno lasciato un patrimonio sterminato anche di carattere monumentale.

Le Marche monastiche e medievali: percorsi tesi a valorizzare lo sterminato e sconosciuto patrimonio abbaziale delle Marche. E’ davvero impressionante il numero e la varietà architettonica degli edifici tra il IX ed il XIII secolo ancora oggi visitabili, testimoni di una ricchissima civiltà monastica che dai benedettini giunge fino ai cluniacensi, ai camaldolesi ed ai cistercensi,

Le Marche delle rocche e dei castelli: forse non esiste in Italia una regione cosi ricca di fortificazioni medievali come le Marche. Stante la necessità di ogni città di difendersi dalle altre il territorio è letteralmente costellato di magnifiche rocche e borghi fortificati molte delle quali visitabili in tutta la loro estensione, E’ cosi possibile sviluppare percorsi intorno allo sviluppo dell’architettura militare dal Medioevo al Rinascimento.

Le Marche gotiche: forse corrispondente al periodo più splendido della loro civiltà, le Marche furono capaci di fornire un gotico appenninico, legato a nomi del calibro di Gentile da Fabriano, dei Fratelli Salimbeni di San Severino o della scuola di Camerino e di un gotico Adriatico importato da artitsi come Giorgio Orsini da Sebenico o i fratelli Crivelli

Le Marche rinascimentali: insieme al momento gotico, con cui si confondono in modo profondo, le Marche rinascimentali rappresentano uno dei momenti di massimo splendore della Regione, dalla corte di Urbino al santuario di Loreto, alle varie corti “minori” come quella del Bonafede a Monte San Giusto o del Cardinale Pallotta Caldarola, che intorno alle maggiori richiamavano artisti celebri, come Lorenzo Lotto, che poi fondavano in loco loro scuole , le Marche dispongono di un patrimonio artistico, architettonico, pittorico, scultoreo e bronzeo di inestimabile valore legato al Rinascimento di cui pochi sospettano l’esistenza e la qualità.

Le Marche Barocche: saldamente all’interno dello Stato della Chiesa le Marche del XVII e XVIII secolo lasciano un patrimonio artistico ed architettonico di tutto rispetto. Fu proprio nelle Marche che mosse i suoi passi Luigi Vanvitelli che, attraverso una schiera di allievi , plasmò il volto di città pontificie come Jesi, Ancona o Macerata. Insieme a questi architetti scultori come il Varlè o pittori come il Maratta promossero una civiltà urbanistica eccezionale. Il patrimonio edilizio privato, con i magnifici palazzi patrizi , le ville suburbane con i loro stupendi giardini per tacere dei teatri, seppero dare vita ad una tale congerie di testimonianze di cui , anche in questo caso, pochi sospettano l’esistenza.

Le Marche Neoclassiche e Risorgimentali: anche in questo caso architetti come Ireneo Aleandri, autentico genio della civiltà neoclassica, poeti come Leopardi, musicisti come Rossini, personalità di primo piano per la vicenda risorgimentale come Pio IX. Segnano una stagione dotata delle sue straordinarie testimonianze. Basti pensare al monumentale Sferisterio di Macerata o alla singolarissima chiesa di San Paolo di San Severino (gioiello pressochè sconosciuto ed inedito del neoclassico direi non solo marchigiano)

Oltre ai percorsi storici, artistici e culturali di cui sopra, dedicati alla clientela che fa del viaggio un’occasione puntuale di crescita culturale e personale e che richiede impegno e trasmissione puntuale della storia e dell’arte, sono però anche stati creati alcuni percorsi più “evasivi”, dedicati a quanti dal viaggio ricerchino soluzioni più “peripatetiche” capaci di proporre la bellezza dei borghi nello splendido contesto appenninico o adriatico, concentrandosi sul piacere di passeggiare tra vicoli e piazze di borghi antichi e godendo delle opere d’arte in modo più immediato che “mediato”. In questo senso di grande interesse sono:
I borghi medievali con viste mozzafiato dai “Monti azzurri” al mare nella provincia di Macerata
I borghi medievali con viste verso l’Appennino della Provincia di Macerata
I Castelli che attorniavano le città di Ancona, Jesi e Arcevia nella Provincia di Ancona

Infine sono stati messi a punto dei percorsi finalizzati alla conoscenza delle singole città. In questo caso il percorso si pone come sintesi dei due sopra descritti, dando modo di godere sia della puntale esposizione delle opere d’arte che del piacere del passeggio nel cogliere, attraverso magnifici colpi d’occhio, paesaggi di incomparabile bellezza. Tra le città di cui si offre la visita ragionata e completa secondo i criteri sopra individuati ci sono:

Macerata, Tolentino, San Severino, Visso, Camerino, Recanati. Loreto. Ancona, Osimo, Jesi, Senigallia, Fabriano, Sassoferrato