n. 19 – Itinerario del Gotico Appenninico nell’età di Gentile da Fabriano


    Itinerario inedito del gotico appenninico: viaggio nel gotico alle corti terrestri e celesti di Camerino, San Severino e Tolentino

Il percorso propone una panoramica sulla corrente del Gotico Cortese Appenninico che ebbe un suo originalissimo alveo tra Camerino, San Severino, Matelica e Fabriano tra il XIV ed il XV secolo. La corrente artistica  oggetto dell’itinerario non mancò di sfociare in personalità assolute del gotico internazionale come i fratelli Salimbeni e il più noto Gentile da Fabriano, Il percorso guidato attraversa i luoghi che conservano ancora le testimonianze pittoriche ed architettoniche delle scuole locali che furono in grado di generare questi grandi maestri, in gran parte conservati all’interno di chiese antichissime e delle locali pinacoteche civiche, veri e propri scrigni ricolmi di capolavori spesso inediti al grande pubblico. Il percorso insiste specialmente nel momento in cui l’arte staccandosi dagli ieratici modelli bizantini, seppe sviluppare proprio a cavallo dell’Appennino umbro-marchigiano – cosi vicino al punto di irradiazione del cantiere assisiate e della rivoluzione figurativa giottesca- un linguaggio proprio  con artisti assolutamente originali di cui, spesso, non si conoscono neppure i nomi, ma che ci hanno lasciato testimonianze sorprendenti. La giornata tocca le città che espressero i maggiori maestri e che ancora oggi conservano i patrimoni maggiori di questa felice stagione artistica. Questi centri sono certamente Camerino-che conserva tanta parte del suo patrimonio tra il museo civico e quello diocesano -, Tolentino – con l’imponente ciclo di affreschi trecenteschi del Cappellone di San Nicola, opera di Pietro da Rimini – ed infine San Severino che allo scoccare del XV secolo vide nascere una delle più fertili e significative scuole del gotico internazionale-legata ai fratelli Salimbeni- le cui origini in un luogo tanto remoto d’Italia, lasciano tuttora sorpresi i critici dell’arte incapaci di comprendere da quali maestri tale altissima lezione sia potuta derivare., 

MEZZA GIORNATA A: MATTINO
(DURATA: H 3,00)

Arrivo a Camerino

Rendez-vous con la guida di fronte alla chiesa di San Venanzio (nel piazzale al termine di Via Farnese)  

Piazzale antistante il pronao della chiesa: breve illustrazione della storia della città di Camerino

Visita alla chiesa  patronale di San Venanzio:
* Illustrazione della vita e dell’opera del santo patrono di Camerino
* Illustrazione della splendida facciata romanica con il magnifico rosone
* Visita alla cripta con l’arca gotica che custodisce i resti del patrono
* Illustrazione dell’edificio neoclassico sorto su quello romanico dopo il  terremoto del 1799: pronao, navata e cupola.
* Nelle cappelle laterali opere di artisti camerinesi del XVI-XVII secolo

Tempio dell’Annunziata
Progettato nel 1493 su disegno di Rocco da Vicenza
su influenze pontelliane il Tempio dell’Annunziata-concepito come tempio familiare dei Da Varano- è ornato da uno splendido portale quattrocentesco. 

Pinacoteca di San Domenico
La pinacoteca civica, ambientata nell’antico complesso monastico della chiesa di san Domenico, conserva al suo interno tra i più alti capolavori della storia artistica – figurativa e plastica – relativi ai momenti di massima fioritura politica, economica e sociale di Camerino e della sua dinastia ducale: quella dei Da Varano. Due furono infatti, nel corso della storia,  i momenti in cui l’arte fece scuola a Camerino: il primo, a cavallo tra XIII e XIV secolo -momento che, sotto Rodolfo II, corrispose anche all’apogeo politico, militare, artistico e culturale  della dinastia varanesca. In questo periodo la città produsse tra i suoi più interessanti capolavori con artisti vicinissimi alla rivoluzione giottesca, come il meraviglioso Crocifisso della Cassa di Risparmio, oggi in pinacoteca, attestano ma anche con pittori del calibro di Carlo Crivelli,  Arcangelo di Cola e Olivuccio da Ciccarello. Il secondo momento esplose in coincidenza della personalità di Giulio Cesare da Varano, tra XV e XVI secolo. Soltanto la maggior fama del ducato di Urbino e della personalità di Raffaello, offuscarono la celebrità di una scuola di primissimo piano del Rinascimento italiano,che vide in figure come Girolamo di Giovanni, Giovanni Angelo d’Antonio e Giovanni Boccati -tra l’altro attivi nell’affresco della sala della Iole nel palazzo urbinate- gli esponenti di un Umanesimo direttamente irradiato dalla scuola di Piero della Francesca, Melozzo da Forlì e Luca Signorelli.  Il museo ha anche un’interessantissima sezione archeologica attraverso la quale verranno illustrate le origini romane del centro ( con interessantissimi ritrovamenti archeologici tra i quali un magnifico mosaico del II secolo d.C. ). Tra i capolavori più significativi in esposizione verranno illustrati:
* Crocifisso del XIII secolo: tra i più belli e significativi delle Marche
* Olivuccio da Ciccarello: Pietà
* Arcangelo di Cola: Madonna in trono (1428)
° Giovanni Angelo d’Antonio: la celebre Annunciazione, Madonna in trono e   santi, edicola Malvezzi, Ciclo della Crocifissione
* Girolamo di Giovanni: Misericordia
* Baciccia: Caduta di San Paolo

Cattedrale e Palazzo Vescovile
Purtroppo colpita dal sisma del 1799 l’antica Cattedrale duecentesca di Camerino fu riedificata, dal Vici in stile ormai neoclassico. Al suo interno l’area indubbiamente più interessante è la cripta dove si può ammirare il gioiello gotico costituito dall’Arca di sant’Ansovino. Nella cattedrale sono visibili magnifici esemplari di scultura lignea risalenti al XIII e XV secolo.                   

Museo Diocesano
La visita al museo diocesano completa, se possibile, con i capolavori provenienti dall’intera diocesi, la visita alla pinacoteca civica, Sono qui custoditi i più antichi capolavori pittorici camerinesi e tra i più belli in assoluto. Tra questi campeggiano:
° Maestro di Colle Altino: crocifissione ( sorprendente per la sua precocità)
* Diotallevi di Angeluccio da Esanatoglia: stendardo processionale
* Madonna di San Maroto: opera incredibile del XIII secolo
* Numerosi altri dipinti del XV e XVI secolo di incomparabile bellezza
* Giacomo da Recanati: riparto di predella di altissima fattura

Palazzo Ducale
Il palazzo fu sin dal XIV secolo la sede politica dei Da Varano, signori di Camerino. Tuttavia, in evidente competizione con la corte feltresca, Giulio Cesare da Varano incaricò Baccio Pontelli, sul finire del ‘400 di edificare la magnifica corte colonnata, che molto richiama quella del Laurana ad Urbino, Di notevole interesse gli affreschi quattrocenteschi nella Sala degli Sposi e la biblioteca storica  con edizioni rarissime e molti manoscritti. Mozzafiato l’affaccio sull’orto botanico e sulle colline circostanti.

Chiesa di Santa Maria in Via e Rocca del Borgia
La chiesa di Santa Maria in Via, a pianta ovale su disegno dell’Arcucci, allievo del Borromini, conserva una splendida Madonna del XIII secolo che la tradizione vuole sia stata portata via da Smirne dai crociati Camerinesi sulla via del ritorno in patria, ma che è in realtà opera di artisti locali, Poco lontano la rocca che Cesare Borgia fece edificare per tenere la città e guardarsi dall’odio popolare dopo l’eccidio di Giulio Cesare da Varano 

MEZZA GIORNATA B: POMERIGGIO
(DURATA: H 3,00)

San Severino Marche

La pinacoteca di San Severino con i suoi tesori sarà la prima tappa del percorso pomeridiano. La città, introno alla signoria degli Smeducci, abili mercanti, seppe divenire la patria di fiorenti scuole artistiche. Tuttavia già dal XIV secolo sono eccezionali le testimonianze dell’altissimo livello artistico che le ricche committenze seppero chiamare in città. Tra le opere di rilievo in pinacoteca  compaiono:

Secolo XIV
* Allegretto Nuzi: Madonna dell’Apocalisse tra le più belle del ‘300
* Paolo Veneziano: si tratta di uno dei suoi quattro polittici firmati
* Croci astili e processionali in oro e cristalli di rocca e coralli
* Breviario, Mitria, Pantofole e bisaccia di papa Celestino V
* Crocifisso ligneo del XIII secolo
* Residui pittorici dalla demolita chiesa di San Francesco
Secolo XV
*Jacopo e Lorenzo Salimbeni:
affreschi del ciclo dell’Apocalisse ,Altarolo del 1400. affreschi staccati da Santa Maria della Pieve e da San Lorenzo
Niccolò di Liberatore detto l’Alunno: Polittico
* Vittore Crivelli: Polittico . tutta l’opera lignea del capolavoro è integra
* Pinturicchio : Mater Pacis, certamente il massimo capolavoro dell’artista
* Indivini: tarsie del coro del duomo vecchio
Secolo XVI
* Lorenzo d’Alessandro : Natività, Pietà, Pala con la Vergine e santi
* Bernardino di Mariotto: Annunciazione, Stendardo, Deposizione

Chiesa di San Lorenzo in Doliolo:
Affreschi di Jacopo e Lorenzo Salimbeni. (1400> 1416) In particolare all’interno dell’antichissima chiesa sono presenti i resti degli affreschi delle storie in monocromo della vita di San Lorenzo e di Sant’Eustacchio mentre nella parete grande del refettorio campeggia la stupenda Crocifissione di Lorenzo Salimbeni. Nella cripta il ciclo delle storie di sant’Andrea, eccezionali nella loro vividezza, completano il percorso. 

Tolentino
Cappellone giottesco
Conclude la giornata dedicata al gotico lo splendido Cappellone dipinto probabilmente intorno al 1325 da Pietro da Rimini ed allievi. Il ciclo degli affreschi commissionati dagli agostiniani per creare nelle Marche un polo spirituale ed artistico da porre in “antagonismo” con il cantiere francescano di Assisi, rappresenta certamente il più alto ciclo di pitture trecentesche presenti nelle Marche e tra i più alti dell’Italia centrale. Gli affreschi, con un sottile piano iconografico, si distribuiscono su quattro livelli: partendo dalle volte costolonate, in cui campeggiano i quattro Evangelisti ed i Dottori della Chiesa in cattedra, attorniati dalla splendide allegorie delle virtù Cardinali e Teologali. Immediatamente sotto di loro, nei grandi lunettoni,  si dipanano le storie della vita della Vergine; quindi, sotto di queste, le storie della vita del Cristo ed infine, al livello più basso e prossimo al fedele, le storie della vita di San Nicola da Tolentino. Il ciclo non manca di sorprendere per la sua bellezza e per lo stile altissimo, della sua esecuzione. 

La visita potrà quindi estendersi  al complesso agostiniano, con la bella navata (eccezionale il soffitto ligneo e la cappella con la pala del Guercino raffigurante il sogno di sant’Anna), la Cappella delle sante Braccia, con la cupola a rilievo raffigurante il Paradiso, ed il museo della basilica,con lo splendido presepe ligneo del XIV secolo e le magnifiche opere di Marchisano di Giorgio  concludono la visita al complesso agostiniano. 

Fine del servizio di visita guidata e rientro. 

COSTI DEL SERVIZIO DI VISITA GUIDATA

Mezza Giornata/HD (A o B): € 100,00 fino a 20 persone + € 2,00 per ogni persona aggiunta alla ventesima
Intera Giornata/FD (A + B): € 200,00 fino a 20 persone + € 4,00 per ogni persona aggiunta alla ventesima

COSTI ACCESSORI
Si riportano le sole voci dei costi accessori da prevedere (biglietti d’ingresso, noleggi ecc.). Il relativo importo, sarà comunicato in sede di contatto.
Camerino: Pinacoteca di San Domenico
Camerino: Museo Diocesano 
San Severino: Pinacoteca Tacchi Venturi
Tolentino: Museo della basilica

RADIO AURICOLARI
Nel caso il gruppo in visita desiderasse usufruire degli apparecchi radio auricolari (apparecchi radio riceventi attraverso il quale la guida parla e ciascun partecipante ascolta individualmente tramite il proprio personale auricolare) possiamo mettere a loro disposizione, tramite noleggio, tali apparecchi.

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