n. 46 – Visita guidata alla città di Jesi già patria di Federico II di Svevia

Percorso di visita guidata alla città di Jesi
Durata h 3,00

Rendez-vous con la guida  e discesa dal pullman  in Viale della Vittoria  (c/o Via Rinaldi)

Mura medievali: risalita Battaglia
Illustrazione delle splendide mura medievali di Jesi, segnalate dall’Unesco. Risalita dal varco “Battaglia” che, con scala mobile, consente l’attraversamento delle cortine medievali attraverso un suggestivo varco ricavato all’interno delle fortificazioni conducendo agevolmente i partecipanti alla quota del centro storico, già abitato in età romana. 

Piazzetta Ghisleri

Illustrazione della storia della città di Jesi dalla romanità ai giorni nostri.    

Il Cristianesimo ed i culti di San Settimio e di San Floriano

Federico II di Svevia
Arrivo nello storico luogo dove il 26 dicembre 1194 nacque, nella piazza del mercato, da Costanza d’Altavilla, l’imperatore Federico II di Svevia, lo “stupor mundi”.
Breve illustrazione della vita del celebre imperatore sepolto nel duomo di Palermo.
Illustrazione dell’apparato monumentale della piazza:
Chiesa di San Floriano e cattedrale di San Settimio con episcopio
Palazzo Balleani con elegantissima balconata sostenuta dai Telamoni: storia e aneddoti sul Codex Aesinas sottratto ad Himmler ed Hitler
Palazzo Ripanti con elegante portale in pietra d’Istria e inferriate settecentesche
Palazzo Ghisleri nuovo
– Monumento con obelisco del 1844 degli jesini Grilli e Amici

(facoltativo): durata h 1,00. Visita al museo interattivo dedicato a Federico II di Svevia
il museo interamente allestito con tecnologia virtuale, consente l’illustrazione dell’intera parabola federiciana, dalla nascita dell’imperatore nella piazza del mercato di Jesi, fino alla morte a Fiorentino di Puglia.   

Cattedrale di San Settimio
Visita alla cattedrale costruita nel XIII secolo ma completamente rifatta nel 1741 dal Barrigoni:
– Pregevole Madonna con bambino del XV secolo,
– Scultura marmorea di scuola forse berniniana del XVII secolo
– Dipinti di Sebastiano Conca, Filippo Bellini, Unterbergher
– Splendidi leoni del 1227 in marmo rosso di Verona dell’antico protiro
– Leggio con i simboli degli evangelisti ricavato da ara romana
– Fonte battesimale del XV secolo dove fu battezzato Giovanni Battista Pergolesi

Museo Diocesano
In piazza Federico II si può accedere agli ambienti dell’antico ospedale di Santa Lucia oggi sede del Museo Diocesano che raccoglie preziose opere provenienti dalle chiese jesine oggi chiuse e sconsacrate a seguito delle requisizioni napoleoniche e dell’Unità d’Italia. Tra i capolavori esposti:
Sala d’ingresso: dipinti del celebre pittore settecentesco jesino Valeri
Statua lignea del Cristo del XIII secolo
Antonio Bellinzoni da Pesaro (1440) : Madonna ed angeli
Eusebio di San Giorgio opera del 1504
Opere del pittore jesino Antonio Sarti ( inizio del XVI secolo)
Capolavori di oreficeria sacra dal XVI al XIX secolo
Magnifica croce lignea processionale dipinta in oro zecchino con storie bibliche. Oggetto rappresentativo del museo se ne ignora l’autore 
Opere dei sec XVI-XVII di Ercole Ramazzani, P. Fanelli, C. Ridolfi, Sassoferrato

Resti del teatro romano
Usciti dal Museo Diocesano, andando verso il palazzo della signoria, passaggio per Via Roccabella dove sarà possibile osservare i resti dell’antico teatro romano un tempo all’interno del pomerio. Con una piccola deviazione sarà possibile visitare la barocca chiesa di San Pietro

Palazzo della Signoria capolavoro di Francesco di Giorgio Martini 1486
E’ una delle più eleganti architetture civili marchigiane del Rinascimento. Oltre all’eleganza esterna dell’edificio di grande raffinatezza è la corte colonnata interna , tra gli angoli più suggestivi del Rinascimento nelle Marche. All’interno è ospitata la storica biblioteca Planettiana con edizioni rarissime e magnifiche (volendolo è possibile organizzare una visita ad hoc guidati dal bibliotecario e dedicata ai visitatori, che mostra alcune tra le edizioni più rare e suggestive della raccolta jesina con molti incunaboli, manoscritti e testi rarissimi). Per le modalità della visita vedi sotto. 

Chiesa di Sant’Agostino
Illustrazione esterna di Palazzo Colocci-Vespucci e della Chiesa di Sant’Agostino attraverso il cui bel chiostro si giungerà in Piazza Spontini

Piazza Spontini. Palazzo Ricci e Municipio
Illustrazione del magnifico e cinquecentesco Palazzo Ricci tra i rari esempi marchigiani di facciata bugnata sul modello del ferrarese Palazzo dei Diamanti. Nella vicina piazza Indipendenza sorge l’antico Municipio. Passando sotto l’Arco del Magistrato si uscirà  dall’antico pomerio romano per ritrovarsi nell’addizione rinascimentale e barocca della città

Piazza della Repubblica
Illustrazione della piazza sulla quale si affaccia la poderosa mole del Teatro Pergolesi.Visita alla Chiesa dell’Adorazione perpetua in cui sarà possibile ammirare un bell’altare della fine del XVI secolo con una tela raffigurante la Traslazione della Santa Casa di Loreto ed opere di Filippo Bellini e Claudio Ridolfi

Teatro Pergolesi
Ingresso al Teatro intitolato al musicista jesino Giovanni Battista. La struttura è una delle più belle e suggestive, oltre che antiche, del suo genere nelle Marche. A coronamento di un rinnovato impianto urbanistico settecentesco operato dai più brillanti architetti di scuola vanvitelliana, il teatro fu progettato e costruito nel 1790 dall’architetto Ciaraffoni e dallo jesino Grilli, con l’approvazione di Cosimo Morelli. Il pittore Felice Giani fu autore della magnifiche storie di Apollo che adornano l’interno dell’edificio, mentre il sipario, dipinto nel 1850 dallo Jesino Mancini illustra l’ingresso di Federico II a Jesi nel 1216. A quattro ordini di palchi, la struttura conserva integro il suo fascino settecentesco.

Chiesa di San Giovanni Battista
Di origine antichissima (è menzionata in un documento del 1221) venne trasformata dai filippini, che introdussero il barocco nelle Marche, in una chiesa tipicamente legata alla Controriforma seicentesca.
All’interno si possono ammirare la:
Sedia appartenuta, secondo la tradizione,  a San Filippo Neri
Cristo attribuito a Pietro da Rimini ( 1333 circa)
Varie opere pittoriche del Sarti, Duti, Massi
Breve passeggiata fino al monumento dedicato al Pergolesi ed alla chiesa romanica di san Nicolò.

Palazzo Pianetti. Pinacoteca civica
La visita ha termine in uno dei più suggestivi palazzi della città e tra i più alti capolavori del rococò nell’Italia centrale. Palazzo Pianetti fu edificato nel 1748 dall’architetto jesino Valeri. I percorsi, all’interno della struttura sono sostanzialmente due:
A) Dedicato al palazzo in se
B) Dedicato alle raccolte d’arte in esso custodite
Palazzo Pianetti: la più importante struttura rococò nelle Marche. Il Giardino. La Galleria. Gli appartamenti I soffitti affrescati con l’Eneide
Il percorso A (che in ogni caso verrà svolto contestualmente a quello B) si concentra sul patrimonio artistico costituito dal valore architettonico dell’edificio, e precisamente:
Il magnifico giardino all’italiana , con statue settecentesche del padovano Bonazza . che rappresentano divinità ed allegorie le quali, nel reciproco rapporto e collocazione, costruiscono un meraviglioso ed integro percorso allegorico.
La galleria rococò: lunga oltre 70 metri e ideata forse sul modello rivisto e corretto della Galleria degli Specchi della reggia di Versailles, è certamente il paradigma architettonico che meglio esprime il rococò nell’Italia centrale. Lungo la galleria, preziosamente decorata di stucchi e dipinti con tenui tonalità rosee e celesti, si svolge in realtà un luminoso percorso illuminista, davvero unico nel suo genere, che porta l’uomo, dotato delle virtù aristoteliche, alla conquista del tempo e dello spazio attraverso le scienze e le arti.
Le sale che costeggiano la galleria hanno dipinte nelle loro volte le storie dell’Eneide virgiliana compiute nel 1783 dal pesarese Placido Lazzerini e da Carlo Paolucci. L’impresa costituisce, insieme alla galleria dell’Eneide di Macerata, uno dei più suggestivi e interessanti cicli pittorici “laici” della nostra regione.
Gli appartamenti nobiliari ricavati nel secondo piano dell’edificio dopo lo sposalizio di Vincenzo Pianetti con Virginia Azzolino di Firenze costituiscono uno dei più sfarzosi ambienti tra le case patrizie della città.
Palazzo Pianetti: Il Museo Archeologico e le statue Giulio-Claudie. La Pinacoteca ed i sommi capolavori di Lorenzo Loto nelle Marche. La galleria d’arte moderna
Il percorso B (che in ogni caso verrà svolto contestualmente a quello A) si concentra sul patrimonio artistico costituito dai preziosi ritrovamenti archeologici testimonianti le antiche origini della città e dipinti provenienti dalle chiese jesine soppresse durante l’occupazione francese ed a seguito dell’Unità italiana. La raccolta custodisce, oltre che importanti testimonianze della scuola pittorica jesina tra XV e XV secolo, tra i più alti capolavori che il pittore veneto Lorenzo Lotto abbia realizzato durante l’intera sua parabola artistica.
La visita avrà inizio negli ambienti del piano terra del palazzo dove è stato allestito il locale Museo Archeologico:
– Reperti legati al paleolitico
Reperti attestanti la civiltà picena e gallica ( armi, vasellame, ceramiche picene e attiche ,bronzetti)
Una magnifica collezione di ceramiche daunie dipinte VIII-VII sec. a.C.)
Reperti relativi alla Aesis romana. In particolare tra i ritrovamenti più importanti avvenuti nell’area dell’antico foro sono esposte le magnifiche statue togate e le teste della dinastia Giulio-Claudia (Augusto, Tiberio e Caligola) oltre ad una magnifica statua della Fortuna
Un tesoretto romano di 67 denarii d’argento
Terminata la visita al museo archeologico si potrà salire al piano nobile ove è ubicata la pinacoteca civica e gli ambienti più sfarzosi del palazzo. Di passaggio un magnifico modellino della città di Jesi permetterà di cogliere, attraverso un colpo d’occhio, il circuito urbico delle antiche mura medievali ricalcanti  quelle romane e la “griglia” dell’antica città augustea di cui sono ancora nettamente visibili i tracciati del Cardo e del Decumano massimiIn particolare verranno illustrate
– Nicola di Maestro Antonio Pietà del XV secolo
– Lorenzo Lotto: Deposizione
– Pietro Paolo Agabiti: Madonna in Trono, San Francesco. San Girolamo
– Pietro Paolo Agabiti: Dossale d’altare in terracotta policroma e Presepe
– Raffaellino del Colle: Madonna d Loreto
– Antonino Sarti: Madonna con bambino e Santi,
– Lorenzo Lotto: Pala di Santa Lucia e predella 
– Lorenzo Lotto: Madonna delle Rose
– Lorenzo Lotto: Angelo annunciante e Madonna Annunciata
– Lorenzo Lotto: Visitazione
– Cistoforo Roncalli detto il Pomarancio: Madonna con bambino
– Parmigianino il Giovane: S. Caterina d’Alessandria
– Carlo Maratta: adorazione dei Pastori (sanguigna)
– Peter Paul Rubens: Nesso e Deianira
– Louis Hersant (allievo di David) : ritratto di Gaspare Spontini
All’ultimo piano è possibile visitare, ambientata nelle stanze private della famiglia Pianetti, una raccolta d’arte contemporanea con pezzi di una certa importanza. Tuttavia a colpire sono le decorazioni dell’appartamento come quelle della sala rotonda o dell’alcova.

Mura medievali. Porta Valle (o Porta Garibaldi)
Usciti da palazzo Pianetti sarà possibile raggiungere, attraverso vie molto suggestive, Porta Valle cogliendo cosi la possibilità di osservare le difese medievali orientali della città dove si potranno anche vedere i tratti superstiti delle antiche mura romane sul cui stesso perimetro sorgono quelle medievali. Volendo godere dell’intero percorso fortificato è possibile prevedere il rendez-vous con il pullman nello stesso punto dove il gruppo aveva operato la discesa, Il gruppo compirà cosi a piedi buona parte dell’affascinante circuito fortificato medioevale  e avrà l’opportunità di passare sotto il “Montirozzo” (una torre bastionata ottagonale divenuta l’emblema delle fortificazioni jesine). Gli infiniti scorci con le suggestive torri rompi tratta e le Porte dei Bersaglieri e Garibaldi – usciti dalla quale si potrà tornare al punto originale di discesa- potranno essere il degno termine di uno dei percorsi fortificati più affascinanti del medioevo marchigiano,  (con il percorso delle mura la visita guidata avrà circa 30 minuti supplementari sulla normale tempistica di visita guidata)

Porta Valle ( Piazzale dei Partigiani/oppure Viale della Vittoria)

Fine del servizio di visita guidata: imbarco e partenza

 

COSTI DEL SERVIZIO DI VISITA GUIDATA 
Mezza giornata (HD): € 100,00 fino a 20 persone + € 2,00 per ogni persona aggiunta alla ventesima

COSTI ACCESSORI
Si riportano le sole voci dei costi accessori (biglietti d’ingresso, noleggi ecc.). Il relativo importo, sarà comunicato in sede di contatto.
Palazzo Pianetti : biglietto d’ingresso al Museo
Museo Diocesano Ingresso al Museo
Teatro Pergolesi: contributo per l’apertura del teatro
Museo Federico II di Svevia: biglietto d’ingresso al Museo
Biblioteca Planettiana: contributo per l’apertura e per l’ esposizione 

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