n. 33 – Alla scoperta della civiltà italica dei Piceni tra Ancona e Numana

Visita guidata alla scoperta della civiltà italica dei Piceni
         dal Museo Archeologico Nazionale delle Marche all’ Ancona greco-romana
Percorso A – Durata: mezza giornata, mattino

La giornata è incentrata sulla scoperta delle Marche antiche: dalle prime testimonianze umane rinvenute nella nostra regione fino all’ affermazione della civiltà picena per terminare con il lento ed inevitabile assorbimento dell’ Ager picentino nel corpo immenso della Repubblica prima e dell’Impero romano poi, dopo la caduta di Ascoli, metropoli dei Piceni, nel 268 a.C,  Il viaggio, tra i più avvincenti percorsi archeologici che si possano fare nelle Marche e in Italia in generale, condurrà alla scoperta della civiltà italica dei Piceni nonché dei loro usi e costumi insieme a quelli dei popoli con cui essi vennero in contatto –come i Greci, i Galli e gli Etruschi- evolvendo e importando stili ed oggetti di grande rilievo artistico . Il percorso sarà possibile grazie alla splendida esposizione nelle sale del Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona che propone tra i più rilevanti reperti delle Marche antiche, L’itinerario porterà anche ad illuminare il periodo ellenistico, relativamente al quale i ritrovamenti di carattere aureo testimoniano un elevatissimo status di potenza ed opulenza.

Arrivo ad Ancona

Rendez-vous con il pullman nella Piazza del Senato di fronte alla chiesa dei Santi Pellegrino e Teresa

Museo Archeologico Nazionale delle Marche. Introduzione storica: Ancona nel mondo antico
Il Museo Nazionale Archeologico della Marche, uno dei più bei musei archeologici d’Italia, ubicato nello splendido Palazzo Ferretti – capolavoro del tardo Rinascimento progettato da Pellegrino Tibaldi e quindi rivisto dal Vanvitelli- consentirà un’esposizione guidata del percorso storico relativo alle  Marche antiche, Un itinerario eccezionale , ricco di testimonianze, dai primordi della presenza umana nella regione per giungere quindi ad un approccio privilegiato della civiltà italica dei piceni – dal loro arrivo nelle Marche del IX secolo a.C fino all’occupazione romana – e nel contempo gettando uno sguardo alle civiltà a loro contemporanee- come quella ellenistica, gallica ed etrusca – che quella parabola intersecarono.

A

Le origini paleolitiche ad Ancona e nelle Marche
Il Monte Conero, sulle cui propaggini settentrionali Ancona sorge, come le più interne alture rocciose delle valli dell’Esino e del Chienti, furono abitati dall’uomo sin dalle epoche più remote. Il percorso guidato (che è anche un cammino dell’evoluzione umana nelle Marche) offre tra le più avvincenti testimonianze litiche dell’uomo rinvenute nella regione quali:
• Illustrazione della splendida Venere dei Frasassi (27.000 a.C.)
Ciottolo inciso: donna a testa di cervo da Tolentino (10.000 a.C.)

B

Il X secolo a.C. L’invasione picena
Le testimonianze di un insediamento risalente al Bronzo Finale ( X secolo a.C.)  rinvenute sul colle dei Cappuccini di Ancona sono di grande interesse sia per la storia della città che per lo sviluppo della civiltà proto picena nella nostra regione. I resti del centro abitato sono importanti anche in virtù dei ritrovamenti quali
• Resti ceramici del Bronzo Finale 
• Ceramiche daunie dipinte

C

La civiltà picena ed il periodo orientalizzante
Religione
Scrittura
Società
Il mondo delle donne
Il mondo degli uomini
Industria
Un popolo di guerrieri

Il museo archeologico di Ancona è tanto più interessante quanto principalmente dedicato alla civiltà italica dei Piceni che fu il gruppo etnico antico dal quale i marchigiani discendono. Il museo rappresenta in maniera esaustiva le testimonianze più rilevanti di questa civiltà davvero misteriosa che conobbe il suo apogeo culturale tra il VII ed il V secolo a.C. (periodo orientalizzante) in cui i suoi rapporti con le civiltà greca, etrusca e celtica si manifestarono anche attraverso scambi artistici straordinari Oltre ai reperti rinvenuti ad Ancona il museo raccoglie i ritrovamenti che, in ambito regionale, meglio ci illustrano questa affascinante civiltà italica di cui Numana, Ascoli dei Piceni, Pitino, Cupra Marittima e Cupra Montana, furono tra i centri più noti. In particolare saranno oggetto della visita: 
Le iscrizioni picene: una lingua italica enigmatica
La religione picena: Diomede, Marte, Ercole, I cavalli e le anatre
La Pica sacra a Marte: armi, scudi, spade, elmi di un popolo guerriero
Le libere donne picene: sepolte con le armi su carri da guerra
I ricchi corredi femminili: rocchetti, fusaiole, collane, bracciali e fibule
La ceramica geometrica picena bruna e rossa del periodo orientalizzante
Le magnifiche uova di struzzo da Pitino un mistero lungo 3000 anni
I monili da Numana: la raffinata arte bronzea italica
La Via dell’ambra dal Baltico al Piceno : il popolo dell’ambra
La scultura picena : il guerriero di Numana e quello di Capestrano
I clan guerrieri: i bastoni di comando

D

I piceni di fronte alla Grecia Classica. La fondazione di Ancona. Percorso tra le più belle ceramiche attiche rinvenute in Italia
Nel VI-V secolo la vicina città di Numana con il suo porto, ubicato nelle propaggini meridionali del Monte Conero, prevalse sul porto di Ancona nel commercio con la Grecia classica. I corredi funebri rinvenuti nelle inesauribili necropoli numanati , alle pendici del Conero, hanno lasciato gli archeologi a bocca aperta per la ricchezza e la bellezza dei corredi e soprattutto per le magnifiche ceramiche attiche considerate tra le più belle ed importanti tra quelle rinvenute in Italia. Tra i reperti esposti, con cicli legati alla mitologia greca opera dei più grandi artisti del quartiere Ceramico di Atene si potranno vedere:
I vasi attici a figure nere : crateri kilix, anfore,hydrie, olpe, oinchoe ecc
I vasi attici a figure rosse : crateri kilix, anfore,hydrie, olpe, oinchoe ecc

E

Il mondo ellenistico e le splendide testimonianze anconetane.
Nel IV secolo a.C. Dioniso Tiranno di Siracusa, desiderando estendere il suo potere commerciale ad oriente e nel contempo, probabilmente,  liberarsi dei suoi oppositori politici, promosse la partenza di numerosi coloni per la fondazione di una città nel mare Adriatico. Fu cosi che nel IV secolo a.C. un gruppo di greci Dori Siracusani fondarono la loro colonia sui preesistenti insediamenti piceni battezzandola “Ankon” ed edificando sul Guasco un tempio dedicato a Venere Euplea: In seguito Ancona sarà a pieno titolo inserita tra i più importanti porti del mondo ellenistico che con i Diadochi, dopo la morte di Alessandro, divennero padroni del Mediterraneo orientale. L’opulenza, la raffinatezza e la bellezza dei reperti provenienti dalle necropoli anconetane esposti nel museo  lo dimostrano. In particolare la visita procederà con la :
• Illustrazione dei 3 letti funebri ed i loro splendidi accessori eburnei
I raffinati corredi delle tombe: i monili d’oro e gli oggetti in argento
Ricostruzione del tempio di Venere Euplea sulla cima del Guasco

F

Il piceno di fronte all’invasione celtica: i Galli Senoni
Nel IV secolo a.C., mentre i Dori fondavano la città di Ancona , i Galli Senoni invasero le Marche settentrionali, spingendo i piceni dal fiume Foglia al fiume Esino. I Celti si guardarono dall’invadere anche la colonia greca di Ancona al fine di poter commerciare, attraverso la città, con il Mediterraneo orientale. I galli restano celebri per la loro capacità di lavorazione dell’oro. Il museo conserva al suo interno tra i più splendidi prodotti dell’oreficeria  prodotti dai Galli Senoni e rinvenuti nelle necropoli marchigiane sopra il “limes” del fiume Esino . In particolare verranno illustrate: 
Le corone auree di Montefortino, le preziose torques auree ed i vari monili (i reperti di oreficeria del ciclo gallico di Montefortino costituiscono le più belle collezioni auree dell’intero museo archeologico).
Armi e corredi celtici
Frontone con ciclo di statue in terracotta di tempio italico

G

La sconfitta picena del 268 a.C.. Il Piceno nell’orbita romana dal Principato di Augusto a quello di Traiano

Dopo la battaglia del Sentino (295 a.C.) nella quale i Piceni ed i Romani loro alleati, vinsero i Galli Senoni, Roma, nel 268 a.C., sottomise la nostra regione dopo un cruento e memorabile assedio della metropoli picena di Ascoli. Fu cosi che la Marche entrarono nell’orbita romana. Tuttavia Ancona, che non si schierò con le popolazioni autoctone contro Roma,  rimase una città “greca” e per tutto il periodo repubblicano appartenne alla civiltà ellenistica.  Ancona divenne effettivamente “romana” solo con il principato di Augusto che la inserì nella V Regio. Del periodo imperiale, tuttavia, la città conobbe il momento più alto con Traiano, che la utilizzò come punto di partenza per le guerre in Dacia munendone in ogni modo il porto. Magnifiche, nel museo, le testimonianze di età romana:
Epigrafi funerarie e iscrizioni in marmo
Statue e teste di età imperiale : Augusto capite velato
Sarcofagi marmorei del III-IV secolo d.C.il magnifico sarcofago del Vinaio
• Calco della colonna traiana nella quale è visibile Ancona e i suoi monumenti
Affreschi, Mosaici ed emblemata dall’Ancona romana
L’Arco di Traiano ad Ancona capolavoro di Apollodoro di Damasco
Ancona in Catullo e nelle Satire di Giovenale 

Visita all’Ancona Greco-Romana. Il Foro e l’anfiteatro greco-romano
Appena usciti dal Museo Archeologico verrà illustrato quanto resta del colonnato che anticamente doveva circondare la piazza del foro (attuale piazza del Senato) per proseguire con una splendida passeggiata con la visita delle rovine dell’imponente anfiteatro greco-romano. Il percorso illustrerà:
Arco Bonarelli: già Porta Pompae dell’imponente struttura era l’ingresso gladiatorio e d’onore dell’anfiteatro. Dalle sue dimensioni si possono intuire le originali proporzioni dell’anfiteatro romano capace di 10.000 spettatori
Illustrazione degli splendidi mosaici con iscrizione dedicatoria e piscina
Vista dei poderosi contrafforti cementizi in opus reticulatum che sostenevano l’imponente cavea dell’anfiteatro di cui saranno anche visibili, nella passeggiata, la curva ellittica e le arcate di sostegno delle gradinate
Illustrazione della cavea e del lato a mare della struttura con la porta simmetricamente opposta a quella di pompa

Passeggiata al Porto e illustrazione dell’Arco di Traiano dal vivo Visita all’Arco di Traiano probabile capolavoro di Apollodoro di Damasco.

Il porto traianeo

Pausa Pranzo

Visita guidata a Numana ed alla città di Osimo
Percorso B – Durata: mezza giornata, pomeriggio

Il percorso del mattino potrà avere un suo proseguimento nel pomeriggio con le visite a Numana –dove sarà possibile vistare l’Antiquarium in cui sono esposti i reperti della cosi detta “Tomba della Regina”, una delle più ricche deposizioni picene mai rinvenute e quindi uno spostamento ad Osimo dove si presterà attenzione alla città stessa con le sue imponenti mura, la Fonte Magna e le statue romane depositate nell’atrio comunale nonché gli splendidi sarcofagi paleocristiani nella cripta della cattedrale di san Leopardo.

Numana. Visita all’Antiquarium
La visita si concentrerà nell’Antiquarim della città di Numana dove, fiore all’occhiello del museo, sono i reperti provenienti dall’ormai celebre “tomba della Regina”– una delle deposizioni picene più ricche e suggestive mai rinvenute –con il suo corredo costituito di ben due carri, vasi piceni e greci, monili e oggetti di grande interesse. L’Antiquarium non si limita tuttavia alla pur importante tomba picena: offre infatti uno straordinario profilo della città di Numana in epoca pre-romana e romana, quando essa rivaleggiò con Ancona quale scalo medio Adriatico per il commercio che dall’Oriente giungeva in Italia tramite l’Adriatico, A questo proposito sono di eccezionale bellezza ed interesse gli oggetti in esposizione che illuminano un passato della città altrimenti oscuro a causa degli elementi tellurici che ne hanno quasi completamente cancellato le testimonianze urbane. A questo proposito, al termine della visita all’Antiquarium una breve passeggiata lungo il bel borgo farà luce sui resti archeologici dell’anfiteatro romano (la meta) e dell’antica fonte che per secoli è stata rifornita dall’acqua di un antichissimo acquedotto.

Arrivo ad Osimo

Visita alle mura ciclopiche, alle statue romane, alla Fonte Magna ed ai sarcofagi paleocristiani.
La visita pomeridiana si concluderà con un percorso archeologico nella città di Osimo. In particolare si toccheranno i resti della monumentale Fonte Magna, di cui si evocherà anche il momento storico narrato da Procopio da Cesarea in cui questa fu oggetto dell’attacco delle truppe bizantine per snidare l’esercito goto dalla città. Si percorrerà lo straordinario circuito superstite delle ciclopiche mura romane ( 175 a.C) per giungere infine nell’atrio comunale dove, di fronte all’importante raccolta di statue e lapidi –tra cui spiccano, le importantissime testimonianze scritte delle prime mosse della carriera politica di Gneo Pompeo Magno che proprio ad Osimo mosse i suoi primi passi. Il percorso si concluderà nella cripta del duomo di San Leopardo risalente al 1191 dove, insieme ai materiali di reimpiego con cui mastro Filippo la eresse, oggetto di particolare attenzione saranno i sarcofagi del IV secolo, tra cui quello dei martiri Sisinio, Fiorenzo e Dioclezio, con la splendida caccia al cinghiale, ritraente forse il mito di Meleagro e Calidonio. I tre sarcofagi osimani sono  tra i più rilevanti reperti del genere nelle Marche ormai paleocristiane,

Fine del percorso Rientro

COSTI DEL SERVIZIO DI VISITA GUIDATA
Mezza Giornata (HD): A o B € 100,00 fino a 20 persone + € 2,00 per ogni persona aggiunta alla ventesima
Intera Giornata (FD): A + B € 200,00 fino a 20 persone + € 4,00 per ogni persona aggiunta alla ventesima

COSTI ACCESSORI
Si riportano le sole voci dei costi accessori (biglietti d’ingresso, noleggi ecc.). Il relativo importo, sarà comunicato in sede di contatto.
Ancona: Museo Archeologico
Numana: Antiquarium

RADIO AURICOLARI
Qualora il gruppo voglia usufruire del noleggio dei radio auricolari (apparecchi radio riceventi attraverso i quali la guida parla e ciascun componente del gruppo ascolta individualmente con il proprio auricolare), è possibile noleggiare gli apparecchi per la mezza o l’intera giornata facendone richiesta alla Cum Duco.

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