n. 36 – Splendori del Gotico nella Marca Anconitana: itinerario dalla pittura di Gentile da Fabriano alla scultura di Giorgio Orsini da Sebenico passando per le meraviglie dei Crivelli

Dal Gotico Appenninico di Gentile da Fabriano al Gotico Adriatico di Giorgio Orsini da Sebenico passando per le meraviglie del Crivelli
Percorso A – Durata Mezza Giornata
Visita guidata al Gotico Adriatico nella città di Fabriano

Il percorso è un viaggio incomparabile dedicato alla stagione artistica del Gotico che, – per quanto concerne la pittura e la scultura- ebbe una delle sue patrie maggiori proprio nella città di Fabriano .Il centro, irradiato dal vicino cantiere assisiate ,fu tra i primi a vedere la fioritura di questo splendido genere artistico che ebbe prima in Allegretto Nuzi e quindi  in Gentile le sue figure di maggior spicco internazionale. Anche se di lui quasi nulla resta nella nostra regione il viaggio proposto nella sua città natale, all’interno delle chiese, della locale pinacoteca e del  museo diocesano , offre un’occasione senza pari di percepire i prodromi e lo sviluppo di questo genere artistico attraverso l’approccio di maestri ignoti e sorprendenti, come quelli di Campodonico e di Staffolo, o noti e straordinari, come il Ghissi e il Nuzi stesso. Al Gotico marchigiano sorto a ridosso dell’Appennino si assocerà ben presto un gotico in qualche modo diverso, irradiato dal mare Adriatico, che avrà in Ancona una delle sue più sublimi espressioni attraverso l’opera di artisti del calibro di Giorgio Orsini da Sebenico nel campo della scultura e in Carlo Crivelli e Olivuccio da Ciccarello in quello della pittura. La seconda parte di questa giornata potrà essere concentrata, con la visita alla città di Ancona e della sua pinacoteca a quello che va sotto il nome di “Gotico Adriatico” il quale, associato a quello “appenninico” visitato al mattino, offrirà ai visitatori un riassunto eccezionale delle diverse espressioni artistiche del gusto che maggiormente contraddistinse la stagione alto medievale.  fino e ben oltre le soglie del Rinascimento, nelle Marche.,

Arrivo a Fabriano

Rendez-vous con la guida in Viale Moccia (il pullman potrà sostare soltanto due ore)

 Piazza del Comune
Introduzione al contesto attraverso una breve illustrazione della storia della città di Fabriano 

Palazzo Comunale
Nel palazzo Comunale, splendido edificio del XV secolo già sede dei Chiavelli, potranno essere illustrate le origini romane del territorio grazie al lapidarium ricco di cippi ed epigrafi risalenti alle antiche Tuficum, Sentinum ed Attidium.

Palazzo del Podestà. Fontana Sturinalto. Loggiato
Nella piazza principale si potranno osservare i principali monumenti legati al periodo medievale della città tra i quali la bellissima fontana Sturinalto, del 1285 ed il superbo palazzo del Podestà del 1255 con eccezionali affreschi allegorici del XIII e XIV secolo.

Pinacoteca Bruno Molajoli. Museo diocesano
La pinacoteca civica ( le cui due immagini interne  corrono nella slide al di sopra del presente percorso) conserva al suo interno tra i più alti capolavori del Medioevo marchigiano, In particolare si potrà seguire con attenzione il percorso di irradiazione che il cantiere assisiate, oltre l’Appennino, non mancò di produrre in Fabriano con la genesi di numerosi maestri il cui nome si è perso nei meandri della storia e che oggi vengono indicati con l’aggettivo di “Maestro” di Staffolo oppure “Maestro di Campodonico”.  Sarà inoltre possibile seguire la parabola del fabrianese Allegretto Nuzi che, grazie alla sua vicinanza alla pittura senese e fiorentina fu nelle Marche a capo di una splendida corrente artistica che vide in lui il produttore di alcune tra le più belle Madonne trecentesche e raffinatissimi polittici. Tangente alla sua opera è inoltre l’ eccezionale patrimonio di sculture lignee policrome, attribuite al “Maestro dei Magi”  che ebbe a Fabriano una delle scuole più illustri del XIV secolo nell’Italia centrale e di cui il museo è geloso custode. Anche se del grande Gentile nulla resta nella sua città natale, la pinacoteca raccoglie in ogni caso capolavori a lui coevi nonché alte testimonianze di artisti rinascimentali e quindi manieristi come Ottaviano Nelli, Orazio Gentileschi, Boscoli. e De Magistris

Museo Diocesano
Il museo diocesano è, al pari della pinacoteca civica che le sorge di fronte, una tappa ineludibile della visita fabrianese. Complementare alla pinacoteca dedicata al Molajoli, la visita al museo Diocesano offre al visitatore l’opportunità di avere una visione d’insieme straordinariamente ricca dell’arte fabrianese dal suo momento più fulgido al 1785.  Al suo interno sono custodite tra le più antiche opere d’arte sacra , non solo della città ma anche dell’intera Diocesi della quale offre un percorso articolato e sorprendente. Tra i pezzi di maggior rilievo in esposizione. oltre alle opere degli autori fabrianesi del XIV e XV secolo, la splendida croce bronzea del XIII secolo, oggetto rarissimo e di grande pregio,.

Cattedrale di San Venanzio
Scrigno di eccezionali tesori è indubbiamente la Cattedrale di San Venanzio. Forse risalente al 1253 la chiesa nel XIV subì un allargamenti per venire radicalmente ristrutturata nel 1607 dall’architetto urbinate Oddi. Le strutture medievali che ben si conservano sono in ogni caso l’abside poligonale, il bel chiostro e la cappella di San Lorenzo affrescata da Allegretto Nuzi. Altri affreschi di scuola fabrianese sono conservati qua e là nella chiesa tra i quali spiccano quelli del folignate Giovanni di Corraduccio ( 1415). Magnifica la superstite decorazione barocca della quale si impongono gli stucchi del ticinese Francesco Silva ed i dipinti di Gregorio Preti, Salvator Rosa e soprattutto Giovan Francesco Guerrieri e Orazio Gentileschi, padre di Artemisia, che qui lasciò un pregevole ciclo di dipinti relativi alla Passione ed una magnifica Crocifissione risalente al suo più acceso momento “caravaggesco” (1620)

Chiesa di sant’Agostino e Domenico
Ricche di testimonianze trecentesche superstiti – come la Crocifissione di Allegretto Nuzi e le tarde storie di sant’Orsola, o la Tebaide e la Dormitio Vitgins, probabilmente opera del suo allievo, Ghissi – il complesso di san Domenico – come quello di sant’Agostino (con gli affreschi di derivazione riminese quali le storie della Maddalena ed alla vita di sant’Agostino ) – saranno progressivamente visibili e riaperti al pubblico man mano che essi saranno restituiti dai danni provocati dal recente sisma che ha offeso l’Umbria e le Marche

Museo della carta e della Filigrana. Ex Convento di San Domenico (visita facoltativa durata ore 1,00)
Considerata la patria delle “cartiere” medievali ancora oggi il nome della città è strettamente connesso con quello della fabbricazione di questo materiale che per secoli ne resse l’economia. Un museo appositamente dedicato mostra come il prezioso materiale veniva fabbricato e le filigrane che ne attestavano l’origine e la qualità. Il museo riscostruisce in modo attento e dettagliato la fabbricazione della carta a Fabriano sin dal XIII secolo ed espone una rarissima serie di filigrane originali uscite dalle sue fabbriche. Fiore all’occhiello dell’esposizione è la fedele ricostruzione di una “gualchiera” ( industria di produzione della carta) trecentesca

Percorso storico artistico monumentale di Fabriano
La fase rinascimentale e barocca della città sarà illustrata attraverso una passeggiata nel bel centro storico facendo via via ingresso nelle chiese e nei palazzi visitabili. In particolare verranno toccati:
Chiesa del Sacro Cuore : risalente al 1710-41 è un bell’esempio di architettura rococò
Chiesa di San Filippo: benchè di origine trecentesca conserva capolavori di Sebastiano Conca
Loggiato di S. Francesco: progettato nel 1450 dal Rossellino ha un bell’ impatto scenografico
Oratorio della Carità: conserva un magnifico ciclo di affreschi manieristi del Bellini
Monastero dei SS Biagio e Romualdo: conserva al suo interno le reliquie di San Romualdo, fondatore dell’ordine dei camaldolesi. Magnifici gli stalli lignei ed i dipinti ad affresco
Chiesa di sant’Onofrio: oltre ad un crocifisso del ‘300 conserva resti della Scala Santa
Chiesa di San Nicolò: benchè obblighi una diversione dal centro, la chiesa con la cattedrale conserva un notevole patrimonio artistico con dipinti ed affreschi che vanno dal XIV in particolare al XVII secolo ( opere di Ghissi, una scultura lignea del maestro dei Magi Bellini, Brandi, Sacchi, fino ad un capolavoro del Guercino quale il San Michele Arcangelo)
La Farmacia Mazzolini Giuseppucci offre un integro apparato ceramico con boiserie originale
L’Ospedale di santa Maria del Buon Gesù, offre un ideale edificio quattrocentesco del suo genere fondato da San Giacomo della Marca
Chiesa di San Benedetto: benchè fondata nel 1244 è uno dei più suggestivi spazi barocchi della città. Oltre al prezioso coro gotico spiccano i dipinti dei De Magistris ed i dipinti del Gentileschi, Rossi, Brandi e Vanni,
Oratorio del Gonfalone: si distingue per il magnifico soffitto ligneo intagliato all’inizio del ‘600 dallo scultore francese Leonardo Scaglia con tele del Bastari raffiguranti la vita di Maria

Teatro Gentile da Fabriano
Conclude il percorso fabrianese la visita al teatro storico dedicato al grande pittore autoctono. Il teatro, uno dei 70 teatri storici delle Marche, venne ricostruito nel 1884 sulle ceneri del precedente. e conserva integro il fascino dei teatri storici antichi. 

 

Dal Gotico Appenninico di Gentile da Fabriano al Gotico Adriatico di Giorgio Orsini da Sebenico passando per le meraviglie dei Crivelli
Percorso B – Durata Mezza Giornata

Visita guidata al Gotico Adriatico nella città di Ancona

Arrivo Ad Ancona

Rendez-vous con il pullman nella Piazza prospicente la cattedrale di San Ciriaco 

Breve introduzione alla storia della città di Ancona 
nel mondo Antico, dalla presenza picena alla fondazione da parte dei Greci Dori Siracusani nel IV secolo a.C. Illustrazione dell’apparato monumentale e portuale di età romana ad opera dell’imperatore Traiano durante le guerre daciche

Visita alla cattedrale di San Ciriaco (996 -1017)
Eretto tra il 996 ed il 1017 sulla scenografica cima del colle Guasco sopra le rovine del tempio greco dedicato a Venere Euplea e dell’antica chiesa di paleocristiana di San Lorenzo, il duomo di Ancona è un autentico capolavoro dell’arte romanico-bizantina.
La visita guidata, interna ed esterna alla cattedrale, illustrerà:
L’architettura esterna della Cattedrale: croce greca e rifiniture romaniche
Il portale ed i leoni in marmo rosso di Verona attribuiti a Giorgio da Como ( 1228): allegorie e simbologie cristiane nelle eleganti decorazioni 
Il protiro, la porta laterale e le sue simbologie
La pianta interna a Croce Greca le capriate trilobate di gusto veneziano
I raffinatissimi plutei di maestro Leonardo (1189) e le loro simbologie: l’arte italiana d’ispirazione bizantina  tra forma e sostanza  neoplatonica
La cupola dodecagonale di Margaritone d’Arezzo ( 1270): simbologia della luce e del Monte Tabor di derivazione cluniacense 
Gli interventi rinascimentali e le tombe monumentali
Gli interventi vanvitelliani nella cripta
La celebre Madonna delle Lacrime e l’aneddoto napoleonico
•  Santi, beati e proto martiri nella cripta di San Ciriaco: illustrazione della vicenda storica dei Santi  Ciriaco, Palazia, Marcellino, Liberio
• Alcuni capolavori pittorici e scultorei ( la memoria dell’affresco di Piero della Francesca)
La “tomba” con i precordi di Pio II, Enea Silvio Piccolomini, che qui spirò in attesa della flotta per la sua crociata

Ancona ed il Mille. La nascita del Comune ed i rapporti con Manuele Comneno Imperatore d’Oriente. L’apparato monumentale tra XII e XIV secolo
Un documento del 1128 denuncia già Ancona con otto Consoli e quindi la precoce nascita del Comune. Nel 1155 Manuele Comeno scelse la città dorica quale base per un ritorno dell’Impero in Italia. Se questo da un lato sviluppò  i commerci  con l’oriente Bizantino dall’altro la portò a confliggere con Venezia, La ricchissima borghesia che dominò la Repubblica per cinque secoli la dotò, a partire dal mille di uno splendido apparato monumentale. Sulla scorta di questo concetto il percorso di visita guidata procede quindi con:
Palazzo del Senato: elegantissima struttura in pietra bianca del XII secolo
Palazzo degli Anziani : concepito da Margheritone d’Arezzo nel 1270 su un preesistente edificio bizantino, è il più bel palazzo dell’Ancona medievale che (anche se profondamente rimaneggiato nei secoli successivi) mostra ancora in facciata due diverse sculture bibliche attribuite allo stesso Margaritone.

Il Gotico e l’ arte ad Ancona nel ‘400. I capolavori scultorei di Giorgio Orsini da Sebenico e della sua scuola. I capolavori pittorici di Olivuccio da Ciccarello, Nicola d’Ancona, Carlo Crivelli. Guido d’ Arezzo
E’ questo il tratto del percorso che riguarderà i contenuti stessi dell’itinerario illustrando i capolavori dell’architettura espressi dall’arte gotica. Il ‘400 costituisce per le arti, nella città di Ancona, un momento di eccezionale rinascita che amplia e risarcisce anche gli edifici dei secoli precedenti. Istante straordinario di questo processo è l’arrivo in città dell’architetto e scultore dalmata Giorgio Orsini da Sebenico e della sua scuola che, dopo aver operato a Palazzo Ducale in Venezia, ornerà Ancona con opere immortali. Alla scultura si aggiungerà la musica con Guido d’Arezzo e la pittura, contrassegnata da una fervida scuola locale legata ad un “rinascimento Adriatico” che avrà le sue figure di eccellenza in Nicola d’Ancona e Olivuccio di Ciccarello fino ad Andrea Lili, oltre ad alcuni artisti veneti d’eccellenza quale Carlo Crivelli. Il percorso pittorico verrà affrontato al termine dell’itinerario con la visita alla pinacoteca civica, mentre quello monumentale procederà con la visita di:
Visita alla chiesa di San Francesco alle Scale ed all’imponente portale gotico (1454) di Giorgio da Sebenico. All’interno alcuni capolavori di Pellegrino Tibaldi, Andrea Lilli e l’Assunta di Lorenzo Lotto
* Visita esterna al monumentale Palazzo Beniencasa riedificato sul progetto originale stesso di Giorgio da Sebenico nel 1450 dopo i bombardamenti austriaci del 1915
Visita esterna alla splendida Loggia dei Mercanti edificata nel 1443 da Giorgio Orsini da Sebenico, con un complesso piano iconografico legato alle virtù ed al simbolo di Ancona
Illustrazione al Portale della chiesa di sant’Agostino realizzato nella maturità da Giorgio da Sebenico con un complesso piano scultoreo iconografico legato all’ordine agostiniano.

Il Rinascimento e l’ arte ad Ancona nel XVI secolo I capolavori pittorici di Tiziano e Lorenzo Lotto. L’architettura di Antonio da Sangallo il Giovane e Pellegrino Tibaldi
Il ‘500 fu per Ancona grande e tragico al contempo. La caduta dell’Impero bizantino nel 1453 e la scoperta dell’America nel 1492 inaridirono i traffici con l’Oriente su cui per secoli Ancona e la sua oligarchia mercantile avevano prosperato. Dall’oriente invaso dai turchi giunsero in città importanti famiglie bizantine ed anche consistenti gruppi ebraici in fuga  dalla Spagna, che portarono ad Ancona capitali utili allo sviluppo del porto e della città. Nel percorso artistico anconetano si inserisce infatti anche un’importante testimonianza relativa all’arte sacra ebraica ( la città aveva ben tre sinagoghe e incalcolabile è l’apporto culturale e religioso che esse introdussero nella dorica) . Importanti architetti adeguarono la città agli splendori del Rinascimento mentre pittori del calibro di Lorenzo Lotto vi si stabilirono mentre altri, come Tiziano, lasciarono opere insigni. Artisti locali, come Andrea Lilli, proseguirono la tradizione autoctona di una scuola pittorica di rango. Tuttavia nel 1532 i papi, provati dal sacco di Roma da un lato e dal pericolo turco dall’altro, tenendo a conservare la città sotto lo stretto controllo pontificio, con un feroce e machiavellico  colpo di mano decapitarono la Repubblica anconetana sostituendosi nel governo alla precedente oligarchia aristocratica.  Dopo questa data le opere urbane e le committenze vengono concepite da Roma e gli artisti interpellati saranno sempre meno locali . La visita proseguirà quindi con:
Visita esterna al Palazzo del Governo. Progettato nel 1484 da Francesco di Giorgio Martini è tra le più belle opere che l’architetto senese lasciò nelle Marche. Il Palazzo, reso unico dai suoi eleganti doppi archi trionfali d’ingresso, che richiamano quelli di trionfo romani, sorge severo sulla sua mole cubica spezzata dalla leggiadra corte gotica di Michele di Giovanni da Como (1493). L’elegante torre civica troneggia il complesso.
Palazzo Ferretti, (illustrato precedentemente e sede del museo Archeologico)  è uno dei capolavori che Pellegrino Tibaldi eresse ad Ancona e tra i maggiori palazzi rinascimentali marchigiani
Fontana delle 13 Cannelle. Da Palazzo del Governo il percorso procederà quindi fino alla fontana delle 13 cannelle capolavoro rinascimentale di Pellegrino Tibaldi del 1560. La fontana, in pietra bianca d’Istria alterna mascheroni e clipei contenenti il guerriero in assalto simbolo di Ancona

Pinacoteca civica di Palazzo Bosdari. La visita all’ Ancona gotica  terminerà con l’ingresso alla pinacoteca
La pinacoteca, di cui si visiteranno i piani relativi alle opere che vanno dal XIII al XIX secolo, ripercorre idealmente, concludendolo, il percorso storico della città iniziato dalla cattedrale. Infatti l’itinerario pittorico qui proposto riattraversa le diverse epoche storiche di cui lungo il percorso si sono visitate le testimonianze monumentali. La visita si scandirà come di seguito illustrato:

La scultura Romanica e gotica
I frammenti scultorei di Margheritone d’Arezzo dal Palazzo degli Anziani

La grande pittura gotica ad Ancona Neri di Bicci, Olivuccio da Ciccarello, Carlo Crivelli
Neri di Bicci:
• Madonna con Bambino
Olivuccio da Ciccarello:
• Vergine incoronata
• Madonna dell’Umiltà
• Dormitio Virginis
• Circoncisione
Carlo Crivelli
• Madonna con Bambino: nonostante le dimensioni, ovvero proprio per queste, è da considerare tra i sommi capolavori dell’artista nelle Marche 

La grande pittura rinascimentale ad Ancona. Lorenzo Lotto, Tiziano Vecellio, Sebastiano del Piombo Domenichino
Girolamo Dente detto di Tiziano (allievo):
• SS Francesco, Leonardo e Marco
Tiziano Vecellio:
• Crocifissione
• Pala Gozzi
Sebastiano del Piombo
• San Francesco d’Assisi
Lorenzo Lotto
• Pala dell’Alabarda
Spadarino:
• Elemosina di San Vincenzo di Villanova
Andrea Lilli
• Storie della vita di San Nicola da Tolentino
• Frammenti della pala di sant’Agostino con la celebre vista di Ancona
• Crocifissione

La pittura Barocca. La pittura nell’Ancona vanvitelliana di Clemente XII
Carlo Maratta
• Ritratto di papa Clemente IX
• Ritratto di Alessandro VII
• Madonna con San Nicola da Bari
Francesco Barbieri detto il Guercino:
• Santa Palazia
• Immacolata Concezione
Giovanni Battista Salvi Il Sassoferrato
• Madonna
Antonio Zanchi
• Isacco e Giacobbe

Ancona nel XIX secolo Francesco Podesti:
• Cartoni per gli affreschi di Villa Torlonia
• Il Giuramento degli Anconetani

Santa Maria della Piazza XI secolo
La visita alla chiesa romanica, non rientrando nel tema del percorso, sarà lasciata alla discrezione del gruppo come ideale momento conclusivo della visita anconetana
La Chiesa (il cui ingresso, a pagamento, va prenotato) è uno dei gioielli del romanico nelle Marche e tra le chiese più antiche della regione. Gli scavi archeologici sottostanti hanno permesso di riportare alla luce edifici cristiani del IV e del VI secolo d.C. come elementi musivi di straordinario interesse per le origini del cristianesimo.
• Illustrazione della struttura esterna: la facciata di maestro Filippo
• Il portale e le simbologie cristiane zoo e fitomorfe
• Il portale laterale con la scultura della Visitazione
• L’architettura interna ed il presbiterio rialzato
• Gli scavi sotterranei: i mosaici del IV secolo
• Gli scavi sotterranei i mosaici e gli affreschi del VI secolo

Fine del servizio di visita guidata

COSTI DEL SERVIZIO DI VISITA GUIDATA
Mezza giornata ( A o B ) prima o seconda parte: € 100,00 fino a 20 persone + € 2,00 per ogni persona aggiunta alla ventesima
Intera giornata ( A + B ) prima e seconda parte: € 200,00 fino a 20 persone + € 4,00 per ogni persona aggiunta alla ventesima                           

COSTI ACCESSORI
Si riportano le sole voci dei costi accessori (biglietti d’ingresso, noleggi ecc.). Il relativo importo, sarà comunicato in sede di contatto.
Fabriano– Biglietto d’ingresso alla Pinacoteca civica
Fabriano– Biglietto d’ingresso al Museo della carta e della filigrana
Fabriano-Ingresso al Museo Diocesano 
Fabriano-Biglietto d’ingresso al Teatro “Gentile da Fabriano” 
Ancona Costo per l’apertura di Santa Maria della Piazza (facoltativo)
Ancona-Biglietto d’ingresso alla Pinacoteca Civica

 RADIO AURICOLARI
Nel caso il gruppo in visita desiderasse usufruire degli apparecchi radio auricolari (apparecchi radio riceventi attraverso i quali la guida parla e ciascun partecipante ascolta individualmente tramite il proprio personale auricolare) possiamo mettere a loro disposizione, tramite noleggio, tali apparecchi.

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